
Secondo i dati di Eurostat, la Comunità di Madrid ha registrato un PIL di €293 miliardi nel 2023, e un ulteriore aumento di circa il 3% nel 2024. Questo posiziona la comunità di Madrid come la quarta economia regionale più grande dell’UE. L’economia di Madrid è cresciuta di quasi il 50% dal 2012, alimentata principalmente da nuovi residenti, un forte turismo, la creazione di posti di lavoro, investimenti esteri e, soprattutto, dall’. Il tasso di disoccupazione è sceso al 9%, e il tasso di occupazione si attesta ora al 70%, che è la media per l’UE.
La Ministra dell’Economia di Madrid, Rocío Albert, attribuisce questo successo alla stabilità legale, alle politiche favorevoli alle imprese e alla bassa tassazione, e afferma che Madrid ora compete con Londra, Parigi e Berlino. Tuttavia, dobbiamo chiarire se si riferisca all’economia di Madrid o alle persone di Madrid? Queste due cose possono essere piuttosto diverse.
Sebbene il PIL pro capite di Madrid sia stimato a €42.000, va notato che il PIL pro capite è una media finanziaria che include profitti aziendali, individui facoltosi e redditi multinazionali, e non è di fatto un riflesso dei salari medi. In realtà, il reddito mediano a Madrid si aggira intorno ai €24.000 per persona. Esiste infatti un divario significativo tra la prosperità statistica e l’effettiva esperienza mensile dei residenti che affrontano crescenti costi immobiliari, inflazione e un alto costo della vita.

La bassa tassazione è da molti anni un elemento centrale del modello economico della regione. Madrid offre zero tasse sulla ricchezza, tasse di successione quasi nulle, agevolazioni fiscali per i lavoratori autonomi (autónomos) e detrazioni per famiglie e nascite. Offrono anche alcune delle aliquote fiscali sul reddito personale più basse in Spagna e detrazioni per nuove aziende e start-up.
Presto sarà inclusa la prossima “Legge Mbappé”, mirata ad attrarre investitori stranieri. I sostenitori sostengono che questo stimolerà gli investimenti e l’occupazione, mentre i critici suggeriscono che crei solo vantaggi fiscali per i ricchi perché i residenti locali non otterranno gli stessi benefici. C’è anche preoccupazione su se questi tipi di strategie fiscali (recentemente adottate in Portogallo e Italia) serviranno effettivamente alla società in generale, o offriranno principalmente una narrazione favorevole sulla crescita del PIL per i politici – come già visto nella disparità tra il PIL pro capite e il reddito mediano effettivo.
Tuttavia, le prospettive per Madrid e per la Spagna in generale sono positive. La ricerca di CaixaBank riflette che l’economia di Madrid è cresciuta di oltre il 3% nel 2024. E con aspettative di un’altra crescita del 3% nel 2025, la regione è ben posizionata per ulteriori sviluppi economici.
Ma la crescita da sola non è tutto. Il successo di Madrid deve essere misurato non solo nelle classifiche del PIL, ma anche nella qualità della vita, nell’uguaglianza dei redditi e nell’accessibilità delle abitazioni. Senza riforme per affrontare questi squilibri, la forza economica potrebbe essere più un titolo sensazionalistico che la realtà quotidiana dei suoi residenti.